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Ristorante Coroncina, Belforte del Chienti di Sara Giampieri (20/12/2012)

22 dicembre 2012

Nonostante precedano il Natale e il clima di festa che si respira, le domeniche di dicembre mi hanno sempre    messo un po’ di tristezza. Sono grigie, cupe, pigre… tolgono la voglia di uscire ed esplorare. Domenica scorsa però l’invero era ancora a riposo ed il tempo clemente; il sole ha illuminato le colline marchigiane. Diventa inevitabile allora prendere la macchina e perdersi in mezzo alla natura e al verde, alla ricerca di un rifugio dove ristorarsi e sentirsi a casa. tavoliLa Coroncina è proprio questo: un rifugio che sa di casa. Immersa in mezzo ad una vallata senza tempo, colorata da tinte naturali e tenui, sembra di partecipare ad un pranzo a cui si era stati invitati da famigliari o amici di sempre. Prendiamo posto  di fianco al camino acceso, seduti ad un tavolo di legno. Sorseggiamo bollicine rosé, figlie di un Montepulciano vinificato in bianco, e attendiamo pazienti la sfilata delle portate, scambiando quattro chiacchiere con Melania, la proprietaria. La degustazione prevista per il pranzo è un’esperienza che soddisfa tutti i cinque sensi, nessuno escluso. Le portate sono tutte esclusivamente vegetariane e talmente saporite e ricercate da far ricredere anche il più integralista dei carnivori. 67817_467563579952369_1176889704_n Insalatina di finocchio, olive ed arance, zuppa di lenticchie e lemon grass, tortino di topinambur con chicchi di melograno, lasagne con zucca, pappardelle con pesto di rucola saltate con broccoli, aglio e peperoncino, il tutto accompagnato da pane ai cereali e bianco rigorosamente fatto in casa appoggiato su un letto di olio novello… dulcis in fundo… il dolce… delicatissima crema pasticcera in cui intingere cantucci casalinghi e un panettone artigianale che con un solo assaggio mi riporta indietro di anni, dentro i Natali di quando ero piccina. Dopo il caffè d’obbligo restiamo a gongolare sul dondolo di legno in giardino, persi di fronte allo spettacolo del pomeriggio marchigiano che trascina le ultime luci del giorno per lasciare il posto ad un precoce imbrunire.
"Ognuno sta solo sul cuor della terra trafitto da un raggio di sole:" scriveva Salvatore Quasimodo.
Altre parole non sarebbero egualmente giuste per spiegare la sensazione di benessere che ci ha invasi durante la nostra giornata alla Coroncina… ma del resto la poesia può essere spiegata solo con dell’altra poesia. Sara Giampieri di Senigallia (AN), 20 dicembre 2012