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Mascotte Expo 2015, perché la sola allegria non ci convince

17 dicembre 2013

E’ stata presentata  a Milano, davanti alla platea gremita di bambini del Teatro Franco Parenti. la nuova mascotte per l’Expo 2015. La mascotte ispirata alle composizioni artistiche di Arcimboldo, nasce dall’ assemblaggio di 11 alimenti (aglio, anguria, arancia, banana, fico, mais blu, mango, mela, melograno, pera e ravanelli).  Volto sorridente la mascotte è stata disegnata da Disney Italia. Non ha ancora un nome e saranno i bambini attraverso un concorso che parte oggi anche sul sito di Expo 2015. E questa sarà la mascotte accompagnerà l’Expo 2015, il cui tema è Nutrire il pianeta. Energia per la vita. Evento universale che darà visibilità alla tradizione, alla creatività e all’ innovazione nel settore dell’alimentazione. arcimbolodo1Giuseppe Sala, Commissario Unico Delegato del Governo per Expo Milano 2015 dichiara “Non c’è pubblico migliore diexpo 2015 quello dei ragazzi per giudicare se una proposta creativa avrà e successo e seguito. Siamo sempre più sicuri che sarà così”. Ora ovviamente sappiamo che la Disney ha gran competenza in materia di animazione/bambini/comunicazione etc, ma…guardatela bene , non vi ricorda un mix tra Topolino ed Eta beta in forma allegorico-arcimboldiana? Un po’ ridicola con gli occhi che si incrociano, un po’ antiestetica con le banane al posto delle labbra…. Sicuramente con intenzioni evocative diverse rispetto a quelle di Giuseppe Arcimboldi, gli 11 personaggi che si assemblano diventando uneta beta faccione dagli occhi storti per far passare ai bambini concetti educativi  legati ai temi dell’ Expo facendosi  portavoce di buone e corrette abitudini non ci convince. topolinoLa mascotte scelta per comunicare meglio ai bambini i temi universali dell’ Expo  difficilmente rimarrà nella memoriadi grandi e piccini post evento. Se infatti il buffo, il ridicolo, il burlesco, la caricatura attraverso la rappresentazione hanno capacità evocativa, in questo caso l’allegria della mascotte rimane fine a sé stessa e non evoca le tematiche planetarie dell’ Expo (come dovrebbe fare per essere universale). Il personaggio rimane mera rappresentazione di ciò che è: 11 sorridenti “fruttortaggi” assemblabili che comunicano letizia e spensieratezza.   Pensiamo che i bambini per imparare a capire il significato di nutrire il pianeta e costruire una vera consapevolezza verso il cibo e la terra abbiano bisogno innanzitutto di nutrirsi di bellezza e di racconto vero. Per riuscire a trasmettere concetti importanti attraverso rappresentazione sono necessarie figure esteticamente carismatiche ed  evocative. Non basta essere  allegri. Nemmeno ai bambini.