
Vi avevamo anticipato che saremmo stati alla storica fiera del Bio di Senigallia di fine agosto per promuovere il manifesto di Conosci il tuo pasto, le idee che animano il circuito, i ristoranti, i produttori di qualità e del territorio marchigiano.
Conosci il tuo pasto come sapete ha le sue radici a Senigallia nelle Marche dove l’agricoltura biologica ha una storia tra le prime in Italia. Sede dell’
Associazione Marchigiana per l’Agricoltura Biologica (AMAB) nata nel 1987 quando ancora non esisteva un regolamento comunitario che disciplinava il metodo biologico - per volontà dei produttori marchigiani per promuovere l'agricoltura biologica e garantire ai consumatori prodotti di alta qualità, ottenuti con pratiche agronomiche rispettose dell’ambiente. La fiera del bio di Senigallia nasce proprio in quegli anni.
Da qui l'idea di ripercorrere un po’ la storia dei produttori

che si sono rincontrati durante questa fiera perché dalla storia dell’agricoltura biologica, di coloro che

l’hanno iniziata è importante ricominciare.
Perché i promotori dell’ agricoltura biologica in Italia sono stati coraggiosi “visionari” che hanno sfidato la rivoluzione verde - quella tecnologica/chimica del dopoguerra per intenderci. Si sono interessati alla terra, ai suoi cicli, alla fertilità del suolo, al compost, al benessere degli animali e pratiche etiche di allevamento. Uomini e donne che la terra l’hanno conosciuta, vissuta , amata, alle volte anche mangiata..
In piazza del Duca a Senigallia nei tre giorni di fiera abbiamo incontrato alcuni di questi produttori delle

Marche, partendo dai pionieri del Bio fino ai produttori più “giovani” che perpetuano una idea di agricoltura pulita, di prodotto artigianale di qualità che narra storie di campagna, di vita e di passione.
La Cooperativa biologica La Terra e il Cielo. Nata nel 1980. Fondata da agricoltori pionieri del biologico. In trent’anni la
Cooperativa è cresciuta e i prodotti sono distribuiti anche all’ estero (pasta, cereali e derivati, legumi, olio, vino, birra, orzo e caffè) mantenendo saldi nel tempo i principi di solidarietà, equità e rispetto della natura dai quali era partita. L’edificio che ospita sede, torrefazione e magazzino a Piticchio di Arcevia (AN) è stato costruito, seguendo i criteri della bioarchitettura e del feng-shui per garantire un ambiente salutare alle persone e ai prodotti (il primo in Italia). La sede della cooperativa ospita anche conferenze e dibattiti (da non perdere l’ incontro con Vandana Shiva domenica 8 settembre
"Un modello di Agricoltura per una nuova società”).
Giovanni Larghetti del Forno il Certello i Frontino (PU) che pratica l’ agricoltura biodinamica da 32 anni sui terreni collinari

del trisavolo già agricoltore nel Montefeltro. Dieci anni fa ha aperto un forno a legna dove si panifica solo con pasta madre. Giovanni dice “
La madre va curata tutti i giorni, non basta prenderne un po’ per fare l’impasto. Se non si cura, il pane non verrà buono.”
Claudio Bignami arrivato nell’ ‘85 nelle Marche da Milano per fare il servizio civile alla Terra e Cielo attraverso l’associazione biodinamica . Da allora le Marche non le ha più lasciate. I “suoi” ortaggi raccontano la storia di Claudio fatta di passione per la terra, una scelta di vita. Probabilmente non leggerà mai questo post perché dovrebbe avvicinarsi al computer.
Paolo Ciarimboli, agricoltore biologico assieme alla moglie dal 1986 con il Collettivo “
Zappatori senza padrone” (quelli che usavano cavallo e asino e non l’elettricità), dal 1998 avvia l’Azienda agricola e fattoria didattica
Case Bottaro. Da diversi anni supporta il progetto dell’orto biologico di Pergola (PU) insegnando con vitalità e professionalità ai bambini di elementari e medie come coltivare gli ortaggi che mangiano in mensa secondo il metodo biologico ed entusiasmandoli attraverso la magia

della terra. Mitico lo scalogno che Farebbe invidia a Cracco!
Paola Carraro e Marchese Marino arrivati nelle Marche a Monte San Martino, nella pedemontana dei Sibillini rispettivamente da Venezia e da Bolzano negli anni ’80 in comunità con altri amici, in un territorio semiabbandonato. Allevatori dapprima di capre e vacche, oggi maestri del pecorino a latte crudo e ricotta affumicata. Tutti da assaggiare per capire la differenza.
Mognon Floriano e la moglie Roberta. Viticoltori biologici nelle Marche dal 1980, quando sono arrivati (dal Veneto) con il sogno della campagna. Impegno, costanza e vini schietti e sinceri che portano i nomi di famiglia per esprimere la soddisfazione di imbottigliare il frutto del proprio lavoro.
Francesca Petrini della Fattoria Petrini di Monte San vito (AN) dal 1993 lavora per valorizzare le produzioni di olio extra

vergine d’oliva e dell’ olio monovarietale di raggia. Assieme al papà che ora non c’è più hanno creato innovativi prodotti a base di evo come l’olio Petrini plus.
Farruccio Ugolini e il miele di Cerquetobuono (PU) dal 1993. Un uomo, le sue api e il suo miele.
E poi i produttori che si sono affacciati al bio più di recente ma animati dallo stesso spirito e dalla stessa passione.
Laura Mengucci e Cinzia Temellini di
Amaltea di Senigallia con le confetture e i liquori “amorosi”,
Tommaso
Lombardi e
Alessandra dell’
Apicoltura Corbecco di Fossombrone (PU) giovani produttori di prodotti miele, prodotti apistici ed estratti idroalcolici,
Tomassetti Matteo di Senigallia e il
Frantoio Montedoro di Scapezzano (AN) con l’olio extra vergine d’oliva e di raggia.
