
Today I would like to share the article published on June 7th in the newspaper
The Daily Star Lebanon, about organic grape growing and wine production. And particularly the first Lebanese organic labelled wine:
Adyar (Monastries in Arabic) . (Versione italiana sotto)
As Niamh Fleming, author of the article, refers
eight Maronite Monastries where monks produce their own meat and vegetables and who in 2000 decided to return to one of their oldest traditions: winemaking. Monstries across across three Lebanese regions (Jbeil, Metn and Chouf) joined a wine producing cooperative….
Adyar is certified by the
Istituto Mediterraneo di Certificazione (IMC)
The other Lebanese winemakers that are organic certified by IMC for the grape growing are Chateau Sanctus, Batroun Mountains, Chateau Khoury, Chateau Musar, Les coteaux d'Heliopolis (also a fair trade project), Domaine de Baal..
read the article online download the article
Oggi vorrei proporvi
l’articolo uscito il 7 giugno sul quotidiano The Daily Star Lebanon, sulla produzione di uve e vini biologici in Libano. In particolare il primo vino certificato in etichetta: Adyar (che in in arabo significa monasteri) . Come racconta Niamh Fleming, autrice dell’ articolo, otto monasteri maroniti dove i monaci hanno da sempre praticato l’autosufficienza con la produzione di carne e verdure. Nel 2000 i monaci hanno deciso di tornare a una delle loro più antiche attività, la viticoltura e hanno costituito tra i monasteri di tre regioni (Jbeil, Metn and Chouf) una cooperativa vitivinicola certificata dall’ Istituto Mediterraneo di Certificazione (IMC).
Le altre aziende vitivinicole certificate da IMC che stanno producendo secondo il metodo biologico in Libano sono Chateau Sanctus, Batroun Mountains, Chateau Khoury, Chateau Musar, Les coteaux d'Heliopolis ( un progetto anche di commercio equo di cui vi parlerò presto), Domaine de Baal..
Leggi l'articolo online Scarica articolo